Uno stalker minaccia una strage di millennials al cinema di Tarantino

Un'escalation di minacce e follia che vede protagonista uno squilibrato. Non è l'ultimo film di Tarantino ma il protagonista di una vicenda a dir poco surreale che ha coinvolto il New Beverly Cinema.

New Beverly Cinema
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Chissà se Quentin Tarantino non troverà ispirazione per il suo decimo e ultimo film della sua carriera. Un folle ha minacciato più volte una strage di millennials al New Beverly Cinema il 25 luglio. Il cinema fu acquistato dal regista di C’era Una Volta a Hollywood nel 2007. E fino ad oggi, tutto scorreva tranquillo. Come riportato da numerose testate americane come Yahoo Entertainment, l’uomo in questione è già stato allontanato dal cinema a causa di reiterati comportamenti inappropriati verso tutto il personale. La cosa non gli è andata di certo giù, al punto da sfogarsi sui social. Minacciando stragi.

Dopo aver passato molto tempo ad estorcere i numeri di telefono dei dipendenti del New Beverly Cinema, l’uomo in questione, la cui identità è sconosciuta, era riuscito ad ottenere anche l’indirizzo della casa privata di Quentin Tarantino. Un’escalation inquietante fino al punto che la polizia di Los Angeles si è attivata per cercare il folle, soprattutto dopo le minacce scritte sui vari social. Dall’esaltazione del culto di Manson, fino ad una futura strage. Passando per l’odio acciecante verso i millennials. La situazione diventa tuttavia stranamente paradossale ed inquietante. Dopo le minacce social, l’uomo sembra come sparito. La polizia ha stilato una lista di persone da proteggere finché non verrà trovato l’uomo. Ma non compare il nome di Quentin Tarantino.

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Intanto, il 26 luglio uscirà negli USA l’ultimo film di Quentin Tarantino, C’era Una Volta a Hollywood. E ovviamente anche al New Beverly Cinema. Meno di venti giorni per vedere se il folle in questione agirà o meno, con la speranza che venga preso il prima possibile. Un’inquietante analogia tra l’ultimo film di Tarantino e un folle seguace del culto di Manson. O più semplicemente, il surriscaldamento globale sta dando un po’ troppo alla testa. Intanto, confidiamo in una semplice mitomania del folle.

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